Grazie di cuore per il consiglio, cercherò senz'altro questo nome al mio prossimo giro in libreria
La cosa che mi rimane in modo particolare dentro non è la perdita di lei per quello che è stato, bensì per quello che
non è stato.
Il ricordo di ciò che si è vissuto è e rimane splendido, ma la dimensione che rende vivi i sentimenti e noi stessi è quella del sogno,
e troppe sono le cose che non ho fatto con lei e che alimentavano quella dimensione.
I progetti, le idee, le carezze di abbracci, incontri, luoghi, speranze, risate, follie, desideri, che sono
....non evaporate,
ma strappate dallo stomaco, aspirate in modo violento e improvviso, lasciando un vuoto fisico difficile da colmare.
Perchè era l'anima. Si colmerà, piano piano.
E peggio ancora, l'idea che mi hanno portato via, prima ancora che lei, sul piano oggettuale e fisico, lei che se non altro ora presumo sia felice,
è che....mi hanno portato via i sogni.
Qualcuno ora ha
i miei sogni, rimasti a metà. Senza nemmeno avere modo e tempo di rendermi conto di un loro possibile fallimento.
Mi sono stati portati via nel loro pieno fulgore.
Poi, certo, lo struggimento fa parte del mio carattere, ma ognuno reagisce a proprio modo, e se non diventa patologico, è bene assecondarlo